Descrizioni a cura di Eleonora Bellini.
1 Accardo Salvatore, Capograssi e Manzoni, Milano, Giuffrè Editore 1992
pp. 88
RCE 99621. ML 850.45 ACC
L’autore nota nella presentazione che il “rapporto Capograssi-Manzoni può trovare facilmente una sua definizione se lo si confronta col rapporto Capograssi-Dante […] i richiami dalle opere del Manzoni sono molto più frequenti ed ampi, e in certo senso meno occasionali, nei saggi e negli articoli del filosofo del diritto”. Pubblicazione a cura della Fondazione Giuseppe Capograssi (Roma-Sulmona).
2 Adelchi dai Longobardi ai Carolingi, Milano, Electa Editrice 1984
pp. 89, ill.
RCE 81243. ML 855 ADE
Catalogo della mostra, sostenuta e promossa dal Comune di Milano insieme al Centro Nazionale di Studi Manzoniani, e tenutasi in occasione del bicentenario della nascita di Alessandro Manzoni. Adelchi, ultimo re longobardo prima del passaggio dell’Italia settentrionale alla dominazione carolingia, fu un personaggio che – si legge nella presentazione del sindaco Carlo Tognoli – “possedeva tutte le caratteristiche per stimolare una creatività come quella del Manzoni, ansiosa di misurarsi col tema storico”. Articoli e saggi critici storico-letterari di Wilhelm Kurze, Gian Piero Bognetti, Fernando Mazzocca, Cate Calderini, Paolino d’Aquileia (Versus de Herico Duce).
3 Alajmo Maria, Le correzioni agli Sposi Promessi e il realismo del Manzoni, Remo Sandron Editore 1921
pp. 120
RCE 8780. ML 850.45 ALA
Considerazioni sulla prima stesura del romanzo, confrontato con il testo definitivo de I Promessi Sposi. L’autrice mette a confronto passo a passo le due versioni soffermandosi particolarmente su aspetti quali le fasi di elaborazione del testo, le digressioni, gli elementi storici e fantastici, il realismo. Fondo Marazza.
4 Angelini Cesare, Invito al Manzoni, Brescia, Società Editrice La Scuola 1936
pp.147
RCE 8748. ML 850.45 ANG
Angelini esamina in questo saggio tre momenti della scrittura manzoniana: il Manzoni giovane; il nuovo Manzoni, cioè il Manzoni neoconvertito; il Manzoni scrittore del suo capolavoro. E ricorda le parole di Giuseppe Verdi al momento delle esequie dello scrittore: “il Manzoni con la sua poesia volle essere ed è non soltanto un poeta ma un benefattore; e i Promessi sposi non sono appena un libro ma un acquisto per tutti e una consolazione per sempre”. Fondo Marazza.
5 Annali Manzoniani, Milano 1939-1999
RCE 8830/21426, 8831, 8832, 8833, 8829, 78325; 95953; 109227; 109215.
ML 850.45 ANN
Rivista del centro Studi manzoniani di Milano.
La prima serie, iniziata nel 1939, si chiuse nel 1981. I volumi presenti nella raccolta sono: I (1939, due copie), II (1941), III (1942), IV (1943), V (1949), VI (1981).Tutti i volumi di questa prima serie, fatta eccezione per il VI e la seconda copia del I, appartengono al Fondo Marazza. Della seconda serie della rivista sono presenti il n. II (1994), il n. III (1999).
6 Arrigoni Carlo, Gorgonzola nel mondo de’ “I promessi sposi”, Comune di Gorgonzola 1952
pp. 45
RCE 8938. MM 850.45 ARR
Perché Manzoni, tra i tanti paesi attraversati da Renzo Tramaglino nella sua corsa da Milano a Bergamo, diede a Gorgonzola l’onore della citazione? L’opuscolo si propone di rispondere a questo quesito, avvalendosi anche di citazioni dal romanzo. Fondo Marazza.
7 ATTI del I e II Congresso nazionale di studi manzoniani, Lecco 1957
pp. 224
RCE 8825. ML 850.45 ATT
Il volume raccoglie gli atti integrali del primo e secondo congresso nazionale di studi manzoniani, tenuti nel 1955 e nel 1956 a Lecco. Fondo Marazza.
8 ATTI del III Congresso nazionale di studi manzoniani, Lecco 1958
pp. 262
RCE 8828. ML 850.45 ATT
Il volume raccoglie gli atti del Congresso tenutosi a Lecco nel settembre 1957 sul tema “Arte e storia nell’opera del Manzoni”. Contiene, tra gli altri, contributi di Mario Apollonio, Adolfo Jenni, Adele Faccio e l’inedita, sino a quel momento, relazione di Takuya Okuno su “Studi manzoniani in Giappone”. Fondo Marazza
9 ATTI del IV Congresso nazionale di studi manzoniani, Lecco 1959
pp. 210
RCE 8827 (Fondo Marazza) e 21430, due copie. ML 850.45 ATT
Atti del Congresso Manzoniano del 1959 che, in considerazione dell’anniversario “della libertà lombarda” fu dedicato al Manzoni risorgimentale e patriota. La pubblicazione raccoglie, tra gli altri, contributi sulla questione della lingua (Ettore Mazzali), sui concetti di Provvidenza e Storia (Alfredo Galletti), su Manzoni e Gioberti (Giuseppe Belotti), su Manzoni e Pascoli (Mario Biagini), sul concetto di potere temporale della Chiesa in Manzoni (Umberto Colombo), su “tre M del Risorgimento italiano, Manzoni, Mazzini e Mameli” (Leone Gessi).
10 ATTI del V Congresso nazionale di studi manzoniani, Lecco 1961
pp. 338. ML 850.45 ATT
RCE 8826 (Fondo Marazza) e 53398, due copie. ML 850.45 ATT
Atti del Congresso Manzoniano tenutosi a Lecco nel 1961 sul tema “La vita e l’opera di Alessandro Manzoni”. La pubblicazione raccoglie, tra gli altri, contributi di Mario Sansone, Ettore Mazzali, Adolfo Jenni, Carlo Fumagalli.
11 ATTI del X Congresso nazionale di studi manzoniani, Milano 1977
pp. 542
RCE 53000. ML 850.45 ATT
Il volume documenta le celebrazioni milanesi del primo centenario della morte di Alessandro Manzoni e si apre con indirizzi di saluto di Aldo Aniasi, sindaco di Milano e di Giovanni Spadolini ministro dei Beni Culturali. Tra i relatori incontriamo nomi illustri, tra i quali: Alberto Chiari, Ferruccio Ulivi, Lucienne Portier, Piero Treves, Giorgio Petrocchi, W. Theodor Elwert, Mario Sansone, Giovanni Getto, Carlo Dionisotti, Riccardo Bacchelli. Dimitriu Irimia e Ginemon Takuya Okuno, che trattano rispettivamente di Manzoni in Romania e in Giappone. Il libro si chiude con un breve di papa Paolo VI, Giovanni Battista Montini, già arcivescovo e poi cardinale di Milano. Il breve è indirizzato al cardinale Colombo, arcivescovo e vi leggiamo: “Si discuteva tanto, nell’età manzoniana, del terzo stato: lo Scrittore lo pose al centro dei Promessi Sposi e mostrò un interesse singolarissimo per la vita degli umili, che sembrano destinati a restar fuori dalla storia, mentre per la loro fede e la loro sanità morale ne sono la base e il fermento”.
12 ATTI del XIV Congresso nazionale di studi manzoniani, Milano, Casa del Manzoni 1991
pp. 336, Vol. I
RCE 95234. ML 850.45 MAN
Tema del Congresso fu “A 150 anni dalla edizione 1840 dei Promessi Sposi“. Il volume contiene, tra gli altri, contributi di Pietro Gibellini, Stefano Jacomuzzi, Salvatore S. Nigro, Nora Ana Breyer, Guido Bezzola, Deirdre O’Grady.
13 ATTI del XIV Congresso nazionale di studi manzoniani, Milano, Casa del Manzoni 1991, pp. 210, Vol. II
RCE 95235. ML 850.45 MAN
Il tema di questo secondo volume del 1991 è “Manzoni/Grossi. Nel bicentenario della nascita di Tommaso Grossi”. Contiene, tra gli altri, contributi di Umberto Colombo, Folco Portinari, Giudo Bezzola, Pietro Gibellini, Stefano Jacomuzzi, Salvatore S. Nigro, Vincenzo Paladino, Guido Bezzola, Deirdre O’Grady.
14 ATTI del Convegno di studi manzoniani, Roma, 1974, pp. 179
RCE 75809. ML 855 ATT
Atti del Convegno tenutosi a Roma e a Firenze nel marzo 1973, in occasione del centenario di Manzoni. Relazioni di Arturo Carlo Jemolo, Ettore Bonora, Maria Luisa Astaldi, Natalino Sapegno, Fiorenzo Forti, Horst Rüdiger, Eugenio Garin, Giacomo Devoto, Corrado Grassi, Armando Saitta, Jacques Goudet. Il tema fu “Manzoni e l’Europa” e l’oggetto dell’indagine la causa per la quale l’opera di Manzoni ebbe relativamente poca fortuna fuori d’Italia.
15 Autografi e cimeli di proprietà del Pio istituto pei figli della Provvidenza di Milano, Milano, Tipografia Pio Istituto Figli della Provvidenza 1923, pp. 78
RCE 8879. ML 850.45 MAN (miscellanea)
Stefano Stampa lasciò tutta la sua eredità al Pio Istituto, nato per prevenire le devianze giovanili. Compresi nell’eredità erano autografi, libri e manoscritti di Manzoni. L’opuscolo, pubblicato nel Centenario dei Promessi Sposi e nel cinquantesimo della morte di Alessandro Manzoni, presenta il catalogo completo della donazione. Fondo Marazza.
16 Bacchelli Riccardo, Leopardi e Manzoni. Commenti letterari, Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1960
pp. 508
RCE 8751. ML 850.45 BAC
Raccolta di saggi di Bacchelli dedicati sia a Leopardi che a Manzoni, a partire dal discorso commemorativo tenuto a Venezia nel 1937 dallo stesso Bacchelli. Il capitolo centrale del libro, quasi un punto di raccordo tra l’uno e l’altro autore, tratta dell’illuminismo sia in Leopardi che in Manzoni, perché “erano scolari e ragazzi ambedue, il lombardo collegiale e il marchigiano studioso d’erudizione nella libreria paterna, quand’ebbero esperienza della filosofia dei lumi e del razionalismo settecentesco liberale e libertino e libertario”. Fondo Marazza.
17 Belotti Giuseppe, Il messaggio politico-sociale di Alessandro Manzoni, Bologna, Zanichelli 1966
pp.534
RCE 8749. ML 850.45 BEL
Storia della critica manzoniana e del manzonismo, dalla “idiosincrasia di Cattaneo” alla “voglia carducciana di fare a pugni” e alla “allergia dannunziana”, fino al mea culpa di Croce, alla “offensiva di Moravia” e a Lukàcs, filosofo che “coglie al vivo la statura, il significato storico ed il valore artistico del Manzoni”. Fondo Marazza.
18 Berselli Aldo, La storia nei promessi sposi, Roma, Angelo Signorelli Editore 1952
pp. 258
RCE 8870. ML 850.45 BER
Ampio quadro storico, italiano ma anche europeo, dell’epoca trattata nel romanzo, con cenni sia a Stati, governi, regnanti, sia alle condizioni di vita dei popoli nei diversi Paesi, senza dimenticare la descrizione della peste “tracciata con sicuro equilibrio spirituale”. Fondo Marazza.
19 Bicentenario del Manzoni 1785 – 1985, Lecco, Editrice Resegone 1985, pp. 48, ill.
RCE 85947. MM 850.45 BIC
Supplemento al n. 10 del periodico “Il Resegone” dell’8 marzo 1985. L’indice ci informa che molti sono gli argomenti trattati, in breve: Manzoni, la vita e le opere. Una vicenda di umili fatti grandi dal mistero che li avvolge. Tra la gente un interesse sempre vivo ed attuale. Lecco continua ad essere la casa del Manzoni. Teniamocela bella stretta questa terra manzoniana. Quel lembo di terra portato nel cuore e consegnato all’eternità. La “madre” lombarda e la conversione. Alessandro Manzoni compagno di viaggio. Nella suggestività della sua arte il significato più profondo dell’umana esistenza. Libri per comprendere l’opera del Manzoni. Un artista oggi di fronte al Manzoni Spiccano i contributi di Giovanni Testori, di Giovanni Colombo card. nonché una lettera di Paolo VI.
20 Bindoni Giuseppe, La cronologia dei Promessi Sposi, Milano, Antonio Vallardi Editore 1927
pp. 146, ill.
RCE 8875, ML 850.45 BIN
Sul frontespizio si legge che questo lavoro sulla cronologia è stato pensato “come complemento alla topografia del romanzo del medesimo autore”. L’occasione della pubblicazione fu offerta da due ricorrenze: il cinquantenario della morte di Manzoni e il centenario “dal compimento dell’immortale romanzo” (il riferimento è alla “ventisettana” uscita presso Vincenzo Ferrario nel 1827). Rilegato con la seconda edizione della topografia del romanzo, (Vedi qui scheda n.22). In appendice: “Appunti di cronologia sul padre Felice Casati” il cui ministero si esercitò nel lazzaretto di Milano. Fondo Marazza.
21 Bindoni Giuseppe, La topografia del romanzo I Promessi Sposi, Enrico Rechiedei Editore 1895, pp. 236, ill.
RCE 8876, ML 850.45 BIN
Corredato da una dettagliata Carta di Lecco e dintorni, il libro descrive dettagliatamente i luoghi del romanzo, amato dall’autore fin dalla sua infanzia. Ogni capitolo è corredato da illustrazioni nel testo e molte sono le tavole fuori testo. Fondo Marazza.
[Dedica]
22 Bindoni Giuseppe, La topografia del romanzo I Promessi Sposi, Milano Antonio Vallardi Editore 1928, pp. 292, ill.
RCE 133229, ML 850.45 BIN
Corredato da sette cartine fuori testo (Milano Gorgonzola, Trezzo e dintorni, Lecco e dintorni, Milano porta orientale e adiacenze, Lecco-Monza e Gorgonzola/ Trezzo, Milano porta Nuova e adiacenze, Milano centro) il libro descrive dettagliatamente i luoghi del romanzo. Ogni capitolo è corredato da illustrazioni nel testo.
[Cartina 1] [Cartina 2] [Cartina 3] [Cartina 4] [Cartina 5] [Cartina 6]
23 Bonghi Ruggero, Studi manzoniani, Firenze, Le Monnier Editore 1933, pp. 422
RCE 8812 e 21419 (due copie). ML 850.45 BON
Il volume, a cura di Francesco Torraca, raccoglie gli studi manzoniani di Ruggero Bonghi, che, nel 1852, frequentò Rosmini e Manzoni tra Lesa e Stresa sul lago Maggiore, assistendo alle loro conversazioni. Dapprima parzialmente critico nei confronti della scrittura, dello stile e della lingua del gran Lombardo, Bonghi ne divenne poi ammiratore incondizionato. La copia 8812 appartiene al Fondo Marazza.
24 Bondioli Pio, Antimanzoniana, Bergamo, Soc. Ed. S. Alessandro, 1941, pp. 20, ill.
RCE 133171. ML 850.45 BON
Saggio sulla religiosità manzoniana nell’ottica di un’ipotetica beatificazione dello scrittore. Estratto dalla rivista “Il ragguaglio” 1940-1941.
25 Braccesi Roberto, Storia degli Inni Sacri di Alessandro Manzoni, Urbino, Armando Argalìa Editore 1943, pp. 124
RCE 8731, ML 850.45 BRA
Il saggio, per dichiarata volontà dell’autore, si propone di offrire uno sguardo d’insieme sugli inni manzoniani, attingendo a dati e suggestioni da diversi interventi critici, riguardanti l’uno o l’altro di questi componimenti poetici, con l’ambizione di “risalire fino alla matrice più intima di quelle ispirazioni”. Sul verso del frontespizio nota di possesso a matita di Achille Marazza datata “Roma, 14/5/44”. Fondo Marazza.
26 Brentari Roberto, I paesi dei Promessi sposi, Milano, Ulrico Hoepli Editore 1896, pp. 81
RCE 8731, ML 850.45 MAN (miscellanea)
L’opuscolo traccia l’itinerario di “una passeggiata facile, comoda, bella e istruttiva” attraverso i luoghi manzoniani, con partenza da Milano verso Como e poi Olginate, Lecco: una “gita, nella quale non si occupa che una giornata ci fa vedere […] tutto il teatro scelto dal Manzoni per isvolgervi il suo romanzo”. Fondo Marazza.
27 Cantù Cesare, Commento storico ai Promessi sposi o la Lombardia nel secolo XVII, Milano, Tipografia e libreria Editrice Giacomo Agnelli 1874, pp. 392
RCE 9314. ML 850.45 CAN
Nell’opera, dedicata ai giovani lombardi, l’autore esamina la storia della Lombardia nel Seicento, le guerre, la fame, la sollevazione di Milano, fino alla peste. Descrive, inoltre, i principali protagonisti del secolo e del romanzo, Federico Borromeo, l’Innominato, la Monaca di Monza. Fondo Marazza.
28 Cantù Cesare, Ragionamenti sulla storia lombarda del secolo XVII per commento ai Promessi Sposi, Vigevano, Marzoni e Comp.1833, 2 voll.
RCE 8335, 8336. ML 850.45 CAN
Cantù si propone di radunare in questa sua operetta snella e scorrevole “quel che potesse importare ai lettori del Manzoni, ed insieme spargere luce su quel momento della storia nostra, su quella lacuna dell’italico incivilimento”, per rispondere alle curiosità e alle domande di carattere storico dei lettori più attenti del romanzo. Sull’ultima pagina di entrambi i libretti nota di possesso “P. Fornari”.
29 Cantù Cesare, Ragionamenti sulla storia lombarda del secolo XVII per commento ai Promessi Sposi, Milano, Tipografia Manini 1842, pp. 251
RCE 8834. ML 850.45 CAN
Edizione riveduta ed ampliata dall’autore, che in apertura del volume scrive: “Tolsi a base della presente edizione l’edizione quinta di Lugano del 1833, facendovi copiose aggiunte. Il colore e i sentimenti fui geloso di conservare in quella integrità, secondo la quale un autore si reca a pregio di poter essere giudicato dopo nove, come dopo novant’anni”. Fondo Marazza.
30 Carrillo Antonio, Difesa della poesia lirica del Manzoni, Napoli, [s. n.] 1836, pp. 77
RCE 8735. ML 850.45 CAR
Il giovane autore, socio corrispondente dell’Accademia Tiberina, volendo confutare le affermazioni critiche di Filippo Scrugli, erudito siciliano che aveva pubblicato nel Giornale delle Due Sicilie (n. 118 del 31 maggio 1836) un articolo elencante difetti ed errori presenti nell’ode Il cinque maggio, si propone di dimostrare come fossero presenti “nell’ode del Manzoni i pregi e le bellezze di arte che i massimi poeti contemporanei non cessarono di ammirarvi”. In fine, autorizzazione alla stampa del regio revisore e del presidente della Giunta della Pubblica Istruzione del Regno di Napoli. Marca tipografica raffigurante un mazzetto di viole legate da un nastro recante il motto “Elles ne peuvent plus mourir”. Fondo Bonola.
[Autorizzazione alla stampa]
31 Castiglioni Carlo, Il cardinale Federico Borromeo, Torino, SEI 1931, pp. 298, ill.
RCE 8859. ML 850.45 CAS
Nel terzo centenario della morte di Federico Borromeo, la Biblioteca Ambrosiana pubblica questo studio critico biografico sul grande arcivescovo e mecenate di Milano, che, attraverso le pagine a lui dedicate da Manzoni, non solo sfuggì all’oblio dei posteri, ma riacquistò meriti e vigore tali da restare impressi nella memoria di ogni lettore. Prefazione di Giovanni Galbiati, prefetto dell’Ambrosiana. Fondo Marazza.
32 Cattaneo Mario, Manzoni, le “gride” e la concezione illuministica del diritto, Napoli, Guida Editori 1990, pp. 57
RCE 20414. ML 850.45 CAT
L’autore esamina le diverse stesure del romanzo alla luce del pensiero manzoniano “caratterizzato dalla ricerca della giustizia, dal desiderio della sua realizzazione […] ma è altresì noto che nel pensiero manzoniano è chiaramente presente, ed è viva, vivece e insistente […] una profonda sensibilità per i problemi giuridici in senso stretto”. Testo di una conversazione tenuta all’Istituto Suor Orsola Benincasa dal Cattaneo, professore di Filosofia del Diritto all’Università di Milano.
33 Chiari Alberto, L’opera di Alessandro Manzoni, Torino, ERI 1960, pp. 206
RCE 8568. ML 850.45 CHI
Vita e opere di Manzoni. La maggior parte del libro è dedicata all’esame puntuale de I promessi sposi con riguardo a storia, ambienti, personaggi, temi. Fondo Marazza.
34 Ciclo di conferenze manzoniane, Milano, Redazione Annali Francescani 1928, pp. 214, ill.
RCE 8864. ML 850.45 CIC
Nel volume è raccolto il “Ciclo di conferenze manzoniane” promosso dai frati minori cappuccini di Milano nel primo centenario de I promessi sposi (1827-1927). I contributi antologizzati sono di Silvestro da Varazze (Il sacco delle noci), Giuseppe Polvara (Il paesaggio manzoniano), Giovanni Casati (Idealismo e realismo religioso nei Promessi Sposi), Cesare Claudio Secchi (Lo spirito francescano nei Promessi Sposi), Carlo Gottifredi (La missione dei Cappuccini nei Promessi Sposi), Francesco Fòffano (Il pane del perdono-Fra’ Cristoforo), Paolo Bellezza (I Cappuccini al Lazzaretto), Filippo Meda (Omnia munda mundis), Paolo Arcari (Il Manzoni nel pensiero del secolo XIX). Fondo Marazza.
35 Colloqui a Lesa sul Manzoni, Verbania, Alberti Editore 988, pp. 141
RCE 92185. ML 850.45 COL
Pubblicazione uscita in occasione del primo centenario della morte di Alessandro Manzoni “per la proposta e l’entusiasmo del prof. Pietro Prini e la volontà del sindaco di Lesa Giuseppe Marenzi”. Reca contributi dello stesso Prini e di Francesco Mercadante, Ferruccio Ulivi, Giorgio Petrocchi, Piero Chiara, Luigi Alberti.
36 Crispolti Filippo, Indagini sopra il Manzoni, Milano, Garzanti 1940 pp. 486
RCE 8726. ML 850.45 CRI
Opera composita, che inizia con una raccoltina di notizie e lettere di Manzoni, prosegue con la citazione delle numerose polemiche sorte attorno alle sue opere (Trompeo, Ruffini, Salvadori, Goffredo Bellonci, Croce, Manacorda, Paolo Bellezza e altri), la trattazione dei personaggi del romanzo, la citazione di interpretazioni diverse delle opere di Manzoni, per concludere con “Il Manzoni nelle scuole” e con “Ombre di romanzi manzoniani”. Fondo Marazza.
37 De Gubernatis Angelo, Il Manzoni ed il Fauriel studiati nel loro carteggio inedito, Roma, Tipografia Barbèra, 1880
pp. 355
RCE 8579. ML 850.45 DEG
L’epistolario è suddiviso in ordine cronologico secondo la cronologia della vita del Manzoni. A ciascun periodo corrisponde un titolo: Claudio Fauriel, Giulia Beccaria, Il Manzoni prima della conversione, La conversione, Il Manzoni a Brusuglio e in famiglia, Il Conte di Carmagnola, L’inno della Pentecoste, L’Adelchi, Il Fauriel in Italia, Ultimo carteggio. Segue in appendice il testo originale francese delle lettere al Fauriel. Sul verso della carta di guardia incisione di Angelo Ardinghi (1850-1897), che raffigura un giovane Manzoni con i capelli al vento. Fondo Marazza.
38 De Lollis Cesare, Alessandro Manzoni e gli storici liberali francesi della Restaurazione, Bari, Laterza 1926, pp. 192
RCE 8775 e 8805 (due copie). ML 850.45 DEL
Il saggio prende in esame le teorie del Thierry, conosciute da Manzoni durante il suo soggiorno a Parigi del 1819-20. Segue l’esame della concezione manzoniana del terzo stato (Adelchi); del Manzoni giansenista; degli oppressi in Manzoni dall’Adelchi ai Promessi Sposi. Una nota ms. Sul frontespizio avverte che del volume si fece una nuova edizione per ISIEMC, Roma 1987. Sulla copia n. 8805 dedica ms. posta sulla carta di guardia: “all’amico Giuseppe Chiovenda (1872-1937) coi più affettuosi saluti, Cdelollis ag. 1927”. Le famiglie Chiovenda e Bonola Marazza erano legate da sentimenti di amicizia. Fondo Marazza.
39 De Michelis Eurialo, Studi sul Manzoni, Milano, Feltrinelli Editore 1962, pp. 460
RCE 3177. ML 850.45 DEM
Serie di studi critici sugli scritti di Manzoni, da Manzoni libertino a Manzoni antifeudale, da La questione della lingua a Il Manzoni e la Storia, da Don Abbondio senza sistema a La Monaca di Monza. Fondo Marazza.
40 De Rienzo Giorgio, Per amore di Lucia, Milano, Rusconi Editore 1985, pp. 200
RCE 84573. ML 850.45 DER
Giorgio De Rienzo esamina, anche con ironia, la figura di Lucia quale “personaggio perfetto e strampalato” e tuttavia cardine imprescindibile del romanzo.
41 De Sanctis Francesco, Il Manzoni, Milano, Garzanti 1940, pp. XX, 316
RCE 8767. ML 850.45 DES
A cura e con note di Paolo Arcari, il saggio esamina l’intera opera del Manzoni, poesia e prose, avendo come guida, ma anche non trascurando il contraddittorio, la critica del De Sanctis. Il motivo, afferma il curatore, sta nel fatto che ”… per le nuove generazioni del Novecento, rileggere il Manzoni col De Sanctis è e sarà doveroso omaggio a quel secolo decimonono, che il critico napoletano ha vissuto nelle ore più purpuree e nelle parole immortali. A quel grande ottocento in cui l’Italia fu di nuovo illuminata dal genio ed aureolata di martirio”. Sul retro del frontespizio nota autografa di Marazza “Roma, 11.3.41” e, incollato alla c. IX, ritaglio dell’Osservatore Romano del 22/3/42 su “Manzoni e De Sanctis”. Fondo Marazza.
42 D’Ovidio Francesco, Le Correzioni ai Promessi Sposi e la questione della lingua, Napoli, Guida Editore 1933, pp. 246
RCE 8820. ML 850.45 DOV
Il saggio tratta “del criterio col quale si deve studiare la prosa del Manzoni”, della “lingua dei Promessi Sposi” e di alcune questioni di fonetica, entrando poi nel vivo dell’esame della narrazione relativa a Fra Galdino e a Don Rodrigo. Fondo Marazza.
43 D’Ovidio Francesco/ Sailer Luigi, Discussioni manzoniane, Città di Castello, S. Lapi Tipografo Editore 1886, pp. 220
RCE 8724. ML 850.45 DOV
Il volume raccoglie articoli pubblicati dall’autore su periodici diversi o come “atti accademici”. L’occasione della raccolta degli stessi in un’unica pubblicazione è data da considerazioni inerenti l’introduzione dello studio dell’opera manzoniana nei ginnasi e nei licei. I saggi furono rivisti dettagliatamente con la collaborazione di Luigi Sailer, autore anche di opere pedagogiche e di testi di poesia per l’infanzia, nonché direttore de Le prime letture, periodico per le famiglie. Fondo Marazza.
44 D’Ovidio Francesco, Studi Manzoniani, Caserta, Casa Editrice Moderna 1928, pp. 352
RCE 8822. ML 850.45 DOV
Il volume raccoglie gli studi manzoniani del D’Ovidio, apparsi in precedenza in altre sedi, insieme a scritti pubblicati dopo il 1908. Gli argomenti spaziano da “Il Manzoni nelle scuole” a “Manzoni e Cervantes” ad “Appunti per un parallelo tra Manzoni e Walter Scott”, da “Manzoni e Carlo Porta” a “L’epistolario del Manzoni” a “La politica del Manzoni”. Fondo Marazza.
45 Cojazzi Antonio, Manzoni apologista, Torino, SEI 1938, pp. 445
RCE 8778. ML 850.45 COJ
L’autore, religioso salesiano e insegnante di letteratura italiana, storia e filosofia, tratta in dettaglio tutti gli elementi di fede che ritiene presenti nell’opera manzoniana: Dio, la Provvidenza, la rivelazione, la Chiesa, la Carità, la Grazia. La preghiera, la patria celeste e la patria terrena. Fondo Marazza.
46 Colombo Umberto, Itinerario manzoniano, Milano, Edizioni Paoline 1965, pp. 375.
RCE 77722. ML 855 COL
Il volume è incentrato sul rapporto Manzoni -Rosmini “storia di due anime – con tutto ciò che con il vocabolo di anima si può intendere – in un dialogo che non avvenne a caso…”. La prima parte è dedicata a “Dal dialogo col Rosmini al dialogo dell’invenzione” e la seconda alle “Note teologiche sul presunto giansenismo del Manzoni”.
47 Croce Benedetto, Alessandro Manzoni, Bari, G. Laterza & Figli 1930, pp. 108
RCE 8582. ML 850.45 CRO
L’editore offre qui al lettore alcuni capitoli e brani sul Manzoni tratti dai volumi del Croce già pubblicati presso di lui. L’intento è di offrire una sintesi chiara sulla “questioni capitali che, dopo il De Sanctis, sono sorte intorno all’arte a al pensiero di Alessandro Manzoni”. Il focus è posto su: Manzoni storiografo, la “Morale cattolica”, la questione della lingua, la poesia e la critica manzoniana. Fondo Marazza.
48 Dandolo Tullio, La signora di Monza e le streghe del Tirolo, Milano, Tipografia e Libreria Arcivescovile 1855, pp. 259, ill.
RCE 8839. ML 855 DAN
Il 1 giugno 1854 il Dandolo, che soggiornava “tra i monti di Arcisate” riferiva ai lettori di avere ritrovato dieci grossi fascicoli contenenti il processo della signora di Monza, documenti dei quali Manzoni ignorava l’esistenza, essendosi ispirato per il suo personaggio, al Ripamonti. L’autore qui riferisce e commenta gli atti di quel processo. Nella seconda parte del libro si tratta invece del Processus Criminalis Pro destructione Lamiarum sive Sagarum, basato su un corposo manoscritto esistente “negli archivii di Nogaredo, borgo che n’era stato il teatro”. Nelle conclusioni l’autore mette a fronte le due tipologie di processo, notando come quelli contro le streghe sono secolari e pubblici e hanno come elementi “ignoranza, pregiudizii, spirito di vendetta, crudeltà […] risonante degli urli dei martoriati, tinto del sangue de’ giustiziati, ha suscitato nella nostr’anima un senso di raccapriccio” mentre il processo alle monache, ecclesiastico e secretato, non si avvale né di torture, i suoi procedimenti sono equilibrati e la sua finalità non è quella di condurre le accusate al patibolo, ma di indurle al pentimento. Fondo Marazza.
49 Danielon Fabio, “Note” di Giovita Scalvini su I promessi sposi, Firenze, La Nuova Italia 1986, pp. 144.
RCE 93940. ML 850.45 DAN
Al centro del lavoro è la pubblicazione di una serie di note autografe di Giovita Scalvini (1791-1843, patriota e letterato) su I promessi sposi, conservate alla Biblioteca Queriniana. La pubblicazione, redatta secondo un criterio eminentemente conservativo, è preceduta da un ampio saggio.
50 De Gubernatis Angelo, Alessandro Manzoni, Firenze, Le Monnier 1879, pp. 298
RCE 8762. ML 850.45 DEG
De Gubernatis nel maggio del 1878 tenne alla Taylorian Institution di Oxford una serie di letture su vita e opere di Alessandro Manzoni, che poi, “notevolmente ampliate”, furono stampate in questo libro. Obiettivo dell’autore fu quello di “ristudiare da capo il nostro poeta, di seguirne passo passo la vita, i pensieri, i sentimenti, prendendo per guida principalissima i suoi proprii scritti”, e di trasmettere ad altri, con efficacia, il risultato dei suoi studi. Fondo Marazza.
51 De Robertis Giuseppe, Primi studi manzoniani e altre cose, Firenze, Le Monnier 1949, pp. 202
RCE 8727. ML 850.45 DER
Volume composito, come annunciato nel titolo. Gli studi manzoniani riguardano la “Morale cattolica”, gli Appunti sulla storia longobardica in Italia, l’ Adelchi e il Conte di Carmagnola, gli Sposi promessi e I promessi sposi. Fondo Marazza.
52 Fazio- Allmayer Bruna, La formazione del pensiero etico–storico del Manzoni, Firenze, Sansoni Editore 1969, pp. 280
RCE 78342. ML 855 FAZ
L’autrice nell’introduzione esplicita l’intento dell’opera, che “si propone di giustificare come, attraverso molteplici esperienze di vita e di pensiero, la personalità del Manzoni si sia andata formando e abbia, a mano a mano, conquistato un suo originale carattere. Riteniamo infatti che lo studio della formazione di una personalità d’artista, soprattutto se complessa come quella del Manzoni, sia valido come contributo alla maggiore comprensione delle creature viventi nella sua stessa arte”.
53 Gabbuti Elena, Il Manzoni e gli ideologi francesi, Firenze, Sansoni Editore 1936, pp. 370
RCE 8766. ML 850.45 GAB
La pubblicazione inaugurò una collana della Scuola di Filologia Moderna dell’Università di Roma. In questo primo volume l’autrice espose i risultati dei suoi studi sulle “relazioni intellettuali del Manzoni con l’ideologia francese, i modi e le ragioni del suo straniarsene e le tracce che pur ne serbano il pensiero filosofico e l’arte di quella grande mente”. Fondo Marazza.
54 Galletti Alfredo, Alessandro Manzoni, Milano, Casa Editrice Alberto Corticelli 1944, pp. 590
RCE 8745. ML 850.45 GAL
L’autore avverte nell’introduzione che il suo lavoro non deve essere inteso come studio critico-biografico ma come “biografia intellettuale, cioè una storia del pensiero manzoniano, la quale include necessariamente anche la storia critica dell’arte manzoniana”. Fondo Marazza.
55 Galletti Alfredo, Le origini del Romanticismo Italiano e l’opera di Alessandro Manzoni, Milano, Montuoro Editore 1942, pp. 254.
RCE 8746. ML 850.45 GAL
Ordinario di letteratura italiana all’Università di Milano dal 1935 al 1943, anno in cui fu arrestato per “avversione al regime fascista”, Galletti pubblica qui le sue lezioni su Manzoni. Il volume esordisce con ll’esame delle origini del Romanticismo italiano per trattare poi delle opere giovanili e della poesia di Manzoni, dopo la sua conversione. Fondo Marazza.
56 Gelmetti Luigi, Manzoni e Stecchetti, Milano, Battezzati e Saldini 1880, pp. 160
RCE 42319. ML 850.45 GEL
Il sottotitolo recita “Analogia tra i due verismi ossia ultime conseguenze pratiche delle teoriche manzoniane sulla quistione della lingua”. L’autore esordisce dall’esame di una traduzione, con testo francese a fronte, dell’Assommoir di Zola da parte di Francesco Petrocchi, alla quale seguono osservazioni filologiche. Il testo si inserisce a pieno nel dibattito, anche acceso, sulla questione della lingua italiana nella prima età unitaria. Assunto fondato dell’autore è che “nessuna scuola mai di scrittori, per quanto grande, ha mutato l’andamento di una lingua: è sempre l’ambiente sociale che corrompe o conserva la lingua, perché solo i parlanti costituiscono l’uso:la lingua è quellache si ha in bocca: quivi è la natura: l’inchiostro non può dare che l’artificio”. Lo Stecchetti nel titolo è, come è noto, Olindo Guerrini.
57 Gelmetti Luigi, La quistione della lingua italiana, Milano, Giuseppe Bernardoni 1868, pp. 86
RCE 84568. MM 850.45 GEL
“… nella relazione che il nostro venerando Manzoni scrisse dietro bella iniziativa dell’onorevole Ministro dell’Istruzione Pubblica, nel mentre si riconoscono le circostanze presenti molto più favorevoli che in passato all’unificazione della lingua, si confida di poterla conseguire con Firenze e da Firenze”. L’autore, cogliendo questa occasione, riprende il suo discorso sull’unificazione della lingua in un’Italia non più “divisa in dieci o dodici dominazioni, ma la nazione”.
58 Gervaso Roberto, La monaca di Monza, Milano, Bompiani 1984, pp. 208
RCE 84575. ML 850.45 GER
Con il sottotitolo “Venere in convento” e la dedica “A tutte le peccatrici” l’autore dichiara di voler raccontare “una fra le più inquietanti e intriganti love-story di tutti i tempi”.
59 Gessi Leone Pensandoci su. Nel mondo de “I promessi sposi”, Roma, Staderini Editore 1944, pp. 330.
RCE 8819. ML 850.45 GES
L’autore compie un viaggio attraverso il romanzo del Manzoni, descrivendo i luoghi e approfondendo le caratteristiche dei personaggi, anche minori. Volume appartenente al Fondo Marazza. Fondo Marazza.
60 Gessi Leone, Don Abbondio ubbidisce a Pepetua, Torino, SEI 1960, pp. 330, ill.
RCE 8873. ML 850.45 GES
Avrebbe potuto nascere il romanzo, con tutti i suoi personaggi e l’intrico delle sue molteplici e gravi vicende, se don Abbondio avesse obbedito al primo suggerimento di Perpetua per trarsi dai guai (“Scrivere una bella lettera al cardinale”)? Gessi, che ritiene di no, in questo saggio esamina personaggi e motivi de “I Promessi sposi”, ipotizzando qua e là quello che “avrebbe potuto nascere se don Abbondio avesse ubbidito a Perpetua”. Fondo Marazza.
61 Getto Giovanni, Letture manzoniane, Firenze, Sansoni 1964, pp. 582
RCE 8739. ML 850.45 GET
Un classico fondamentale della critica dei Promessi Sposi che esamina puntualmente, capitolo per capitolo, il romanzo. Fondo Marazza.
62 Ghisalberti Fausto, Critica manzoniana di un decennio, Milano, Casa del Manzoni 1949, pp. 356
RCE 8747. ML 850.45 GHI
Nella Casa del Manzoni di Milano è conservata la parte più preziosa della raccolta manzoniana di Giovanni Treccani degli Alfieri, donata con l’intento di offrire agli studiosi “tutti i mezzi migliori, così bibliografici come iconografici, radunati in un ambiente arredato con dignitoso e severo decoro”. Il volume costituisce un’approfondita rassegna critica dei libri acquisiti e conservati nella sala Treccani degli Alfieri dal 1939 al 1948. Fondo Marazza.
63 Goffis Cesare Federico, La lirica di Alessandro Manzoni, Firenze, La Nuova Italia 1964, pp. 312
RCE 8722. ML 850.45 GOF
Studio della lirica manzoniana, basato sia sui testi che sulla critica, con la finalità di “interpretare la poesia nella dinamica della personalità storica dell’autore”. Fondo Marazza.
64 Gorra Marcella, Manzoni, Palermo, Palumbo Editore 1959, pp. 186.
RCE 8754. ML 850.45 GOR
Il saggio è dedicato alla critica manzoniana, della quale traccia una storia essenziale, con particolare riguardo alla poesia. Fondo Marazza.
65 Gnecchi Ercole, L’epistolario manzoniano, Milano, L.F. Cogliati 1897, pp. 63.
RCE 8836. ML 850.45 GNE
Il saggio enumera gli scritti che si occupano dell’epistolario di Manzoni, “in sé una bibliografia abbastanza spessa” perché “tutto interessa in un uomo grande, anche i più frivoli avvenimenti della sua vita, anche i suoi difetti; e di tutto ciò, dove possiamo trovare uno specchio fedele, se non nel suo epistolario?” si chiede l’autore negli Avvertimenti preliminari. Sulla carta che segue il frontespizio è incollata un’ incisione raffigurante il vecchio Manzoni, incisione che rappresenta la scultura a lui dedicata da Giacomo Ginotti di Torino. Fondo Marazza.
66 Grechi Gian Franco, Stendhal e Manzoni, Palermo, Sellerio Editore 1987, pp. 124.
RCE 98818. ML 850.45 GRE
“Tra i personaggi che si incontrano nelle opere di Stendhal e del Manzoni, ve ne sono due, che, per qualche verso, presentano fra loro alcune coincidenze: Federigo Borromeo e Fabrizio del Dongo. Entrambi escono dalle pagine della storia: il primo, documentato dai memorialisti a lui coevi, il secondo, filtrato dalla lettura di antichi manoscritti”, così l’autore introduce il contenuto del saggio.
67 Guidetti Giuseppe, La questione linguistica e l’amicizia del padre Antonio Cesari con Vincenzo Monti, Francesco Villardi ed Alessandro Manzoni, Reggio Emilia, Bondavalli 1901, pp. 218
RCE 8598. ML 850.45 GUI
Avvalendosi di documenti inediti, l’autore esamina i rapporti del Cesari con ciascuna delle personalità indicate nel titolo, con particolare attenzione al Manzoni “conformi non solo nella loro vita di cristiani e di cittadini, schiettamente italiani, sì anche nell’opera letteraria”. Fondo Marazza.
68 Locatelli-Milesi Achille, La signora di Monza nella realtà, Milano, Fratelli Treves 1924, pp. 289
RCE 8842. ML 850.45 LOC
Racconto della vita di Virginia di Leyva, come appare nel romanzo e come è descritta nella principale fonte consultata da Manzoni per tratteggiarne la figura, le Historiae Patriae del Ripamonti. Fondo Marazza.
69 Lonardi Gilberto, Ermengarda e il pirata, Bologna, Il Mulino 1991, pp. 192
RCE 98079. ML 850.45 LON
Il saggio indaga sulle diverse prospettive di lettura che si aprono se si considera tutta l’opera di Manzoni “come un solo mobile sistema di intrecci e di funzioni”. Una prospettiva che consideri gli elementi tragici dal Carmagnola al romanzo farà emergere, ci ricorda l’autore, il profilo di un “grande intellettuale schierato sul fronte della prima modernità europea”.
70 Lucifredi Roberto, Alessandro Manzoni e il diritto, Firenze, Dante Alighieri Editrice 1933
pp. 180
RCE 8750. ML 850.45 LUC
L’autore, preso atto del fatto che è “scarso lo sviluppo degli studi sul diritto nelle opere letterarie” si dedica all’analisi delle vicende che condussero Manzoni ad avere contatti con il mondo giudiziario, da una lite con D’Azeglio a quella con l’editore Le Monnier, fino al concetto di giustizia umana e divina. Dedica autografa dell’autore ad Achille Marazza: “All’amico carissimo On. Avv. Achille Marazza, nel segno del comune amore per Manzoni, questo peccato di gioventù dona”. Fondo Marazza.
[Dedica]
71 Maggi Raffaello, La Monaca di Monza all’esame psicoanalitico, Giuffrè Editore 1960, pp. 413
RCE 8840. ML 850.45 MAG
L’opera si propone di “trasferire il personaggio manzoniano dall’aura romantica letteraria nel vento sferzante della realtà”. Vi si esaminano il momento storico in cui nacque Marianna de Leyva, le sue caratteristiche psicofisiche, la sua infanzia ed adolescenza, la vita in convento, il crimine e la cognizione di responsabilità, gli aspetti psicologici presenti nella sua vicenda. Fondo Marazza.
72 Maiolo Serafino, Taverne ed osti dei Promessi Sposi, Milano, Istituto Editoriale Librario Pegaso 1962, pp. 222
RCE 8874. ML 855 MAI
Opera che “illumina di chiara luce una delle infinite sfaccettature del complesso e perfetto prisma manzoniano” scrive l’editore nella presentazione di questa seconda ristampa riveduta e ampliata del saggio. In appendice tre saggi: “Osterie e osti lungo il cammino di don Chisciotte”; “All’insegna dell’ex sergente di Waterloo”, dedicato all’osteria dei Thénardier; “L’osteria del veleno” di Massimo D’Azeglio. In fine: bibliografia delle opere consultate dall’autore. Fondo Marazza.
73 Manzoni cent’anni dopo, Provincia di Milano 1974, pp. 276, ill.
RCE 37624
La provincia di Milano diede alle stampe questo volume per “ricordare agli alunni che frequentano le sue scuole e i suoi istituti Alessandro Manzoni nell’anno centenario della sua morte e lo vuole ricordare ed Onorare come il Cittadino che più e meglio onorò Milano”. I contributi presenti sono di C. C. Secchi, A Chiari, E. N. Girardi, C. F. Goffis, R. Negri, F. Monterosso, G. Spadolini, S. Zanotti.
74 Manzoni e l’idea di letteratura, Torino, Liceo Linguistico Cadorna [s. d.], pp. 195
RCE 87811. ML 850.45 MAN
Il volume raccoglie gli atti del Convegno su Alessandro Manzoni tenutosi a Torino il 5-6-7 dicembre 1985. I contributi presenti sono di G. Bàrberi Squarotti, E. Bonora, M. Ricciardi, A. L. De Castris, G. Tabacco, C. Marazzini, G. De Rienzo, P. Azzolini, E. N. Girardi, G. Baldi, L. Badini Confalonieri, L. Bottoni, M. Puppo, G. M. Veneziano.
75 Manzoni europeo, Milano, Cassa di Risparmio delle provincie Lombarde 1985, pp. 334
RCE 85393 ML 850.45 MAN
Volume edito in occasione del bicentenario della nascita dello scrittore. L’intento della pubblicazione è quello di inserire, attraverso scritti di illustri critici e un invidiabile apparato iconografico, l’opera del Manzoni – e in particolare il romanzo – in una dimensione europea. Vi sono compresi contributi critici del curatore Giuseppe Pontiggia e di Guido Bezzola, Giulio Cattaneo, Dante Isella, Giovanni Macchia, Ezio Raimondi, Giorgio Rumi, Cesare Segre, Serena Vitale.
76 Manzoni tra due secoli, Milano, Vita e Pensiero 1986, pp. 218
RCE 88571. ML 850.45 MAN
Raccolta di scritti inerenti corsi e seminari tenuti nel bicentenario della nascita di Manzoni, scritti uniti dalla comune finalità di “mettere in luce l’intento [manzoniano] di sottrarre la letteratura ad ogni riduzione futile ed evasiva”. Autori: F. Mattesini, E. Elli, C. Annoni, C. Scarpati, E. Bellini, G. Langella.
77 Marche Salvatore, Il Vicario di Provvisione dei “Promessi Sposi”, Milano, Hoepli 1932, pp 228, ill
RCE 8848. ML 850.45 MAR
Nei capitoli XII e XIII de “I promessi sposi” è descritto il tumulto di San Martino, causato dall’aumento del costo del pane. Manzoni, pur senza citare il Melzi, dipinge la figura del Vicario di Provvisione come quella di un funzionario pusillanime e vile. In questo suo saggio, Salvatore Marche esamina l’operato del Melzi alla luce dei documenti, descrivendo la sua politica sociale che si concentrò nell’importazione di grani dall’estero, nell’introdurre farina di riso per i poveri e nello stabilire convenzioni con i fornai e venditori di farine per calmierare i prezzi. Suo malgrado, dopo la guerra di successione al Ducato di Mantova che comportò per Milano ingenti spese belliche, le condizioni della popolazione si aggravarono sfociando nella rivolta. Volume del Fondo Marazza.
78 Margara Pietro, Alessandro Manzoni, Unione Tipografica Botto 1941, pp. 140
RCE 8743 ML 850.45 MAR
Il frontespizio precisa il contenuto del libro: “Vita e mondo poetico: a) il suo mondo religioso-morale; b) il suo patriottismo; c) il suo romanticismo. Spunti critici ed estetici per i componimenti”. Si tratta infatti del sesto volume di una collana di capolavori della letteratura destinati agli studenti “con speciale riguardo all’investigazione del mondo poetico dei grandi autori e con spunti estetici per lo svolgimento dei temi letterari”. Timbro posto sul frontespizio e sulla copertina “Il Corriere di Roma”. Fondo Marazza.
79 Mazzocca Fernando, Quale Manzoni? Vicende figurative dei Promessi Sposi, Milano, Il Saggiatore 1985, pp. 188, ill.
RCE 84578. ML 850.45 MAZ
L’autore si propone di esaminare se vi sia strata comunanza oppure “estraneità tra la verifica effettiva della dimensione della popolarità e le fortune critiche” del romanzo, con attenzione al suo “triste e massiccio consumo didattico” e al noto giudizio gramsciano secondo il quale “il popolo sentiva Manzoni lontano da sé e il suo libro come un libro di devozione, non come un’epopea popolare”.
80 Mazzoni Guido, 1886. Rassegne letterarie, Roma, Libreria A. Manzoni 1887, pp. 375
RCE 8728. ML 850.45 MAZ
Rassegna letteraria contenente un’appendice di scritti editi e inediti sul coro II dell’Adelchi, compilata a cura dell’autore, professore di letteratura italiana nelle Università di Padova e Firenze e presidente dell’Accademia della Crusca. Fondo Bonola.
81 Miccinelli Carlo, Almanacco di Renzo e Lucia e dell’Empireo manzoniano ovvero Prontuario dei Promessi Sposi, Roma, Palladium 1960, pp. 508, ill.
RCE 8817. ML 850.45 MIC
L’autore, gesuita non privo di umorismo, avverte che l’opera, di chiaro intento divulgativo, si divide in due parti: la prima contiene la trama ridotta del romanzo, capitolo per capitolo; la seconda ripercorre e definisce luoghi, personaggi, anche minori, e altri elementi quali “Quadretti, macchiette, scenette; Religione; Ripetizioni; Similitudini; Soliloqui”. Fondo Marazza.
82 Miccinelli Carlo, Rileggiamo insieme i Promessi Sposi, Roma, Palladium 1960, pp. 192, ill.
RCE 8865. ML 850.45 MIC
Il sottotitolo recita: “Sommario visivo e plastico estratto dall’opera”. Si tratta dunque, per dirla con le parole dell’autore, di un “Riassunto, sì, ma non sostituendo al testo una mia condensazione della materia, bensì per mezzo di una serie ordinata di titoli dati allo sminuzzamento successivo del testo che riassume man mano ordinatamente la serie dei fatti”. Fondo Marazza.
83 La Milano dei Promessi Sposi, Comune di Milano [s. d.], pp. 100
RCE 37630. ML 850.45 LOR
La pubblicazione, edita dall’Ufficio Stampa del Comune di Milano venne donata agli alunni alla conclusione del ciclo della scuola elementare. Il sindaco Aniasi scrive in apertura: “Si è voluto far conoscere a voi un aspetto non certo bello della storia della città, a voi cui saranno affidate le fortune e il progresso civile di Milano”. Il libro contiene un’ampia documentazione iconografica tratta dalla Mostra “La Milano dei promessi Sposi” (Civico Museo di Milano, 13 aprile – 24 agosto 1969).
84 Luzio Alessandro, Manzoni e Diderot. La monaca di Monza e la religieuse, Milano, Fratelli Dumolard editori 1884, pp. 96
RCE 8773 e 8877 (due copie). ML 850.45 LUZ e ML 850 MAN (miscellanea)
Il libro considera le similitudini delle due opere di Manzoni e Diderot sul tema delle fanciulle costrette a farsi monache contro la loro volontà. Ma, riflette il Luzio, “nell’identità stessa del tema, appariscono più marcate le disparità d’indole e di intenti: la Religieuse è violenta requisitoria contro l’istituzione, l’episodio dei Promessi sposi s’imquadra, per così dire, nell’idea pessimista-cattolica che informa tutto quel mondo; all’improvvisazione eloquente, appassionata del Diderot contrasta l’obbiettività fredda, profondamente incisiva del Manzoni”. Fondo Marazza.
85 Morandi Luigi, Le correzioni ai Promessi Sposi e l’unità della lingua, Parma, Luigi Battei 1879, pp. XII, 430
RCE 8847 ML 850.45 MOR
Terza edizione dei Discorsi del Morandi “preceduti dalla lettera del Manzoni al Casanova e seguiti da altri documenti […] migliorata e molto accresciuta da poter servire anche alle scuole”. La lettera di Manzoni citata nel frontespizio è diretta ad Alfonso della Valle di Casanova, nobile letterato e filantropo napoletano. Manzoni vi spiega i motivi che lo avevano indotto e rivedere e correggere “la cantafavola de’ Promessi Sposi”, accennando alla sua ricerca di “quella unità di lingua che esista naturalmente e necessariamente, comunque si sia formata”. Tra i documenti citati troviamo, in appendice: un saggio comparativo della prima edizione dei Promessi sposi con la seconda; un saggio comparativo del testo italiano del romanzo con la traduzione francese del Montgrand; un saggio comparativo tra vocabolario della Crusca e Vocabolario della lingua parlata (Rigutini e Fanfani) nonché con il dizionario dell’uso fiorentino (Giorgini e Broglio), il dizionario de L’Académie française e il Littré.
Nota manoscritta: “letto a Roma dalla sera di lunedì 26 settembre alla sera di mercoledì 16 novembre 1921”. Fondo Bonola.
86 Mazza Antonia, Studi sulle redazioni de “I Promessi Sposi”, Milano, Edizioni Paoline 1968, pp. 197, ill.
RCE 77721. ML 855 MAZ
Raccolta di studi, “già apparsi in riviste e pubblicazioni di carattere universitario”, che costituiscono, nell’insieme, “la ricerca di come lavorava il Manzoni romanziere”. I temi trattati sono: la redazione del romanzo, la colonna infame, il conte Anselmo del Goldoni paragonato a don Ferrante, discorso diretto e oratio obliqua nelle stesure del romanzo, reminiscenze culturali e similitudini tratte dai classici, Manzoni e Walter Scott.
87 Murgia Giovanni, La trasfigurazione dell’Innominato, Imola, Stabilimento Tipografico Imolese 1942, pp. 122
RCE 8849. ML 850.45 MUR
Terza edizione di un’opera che si prefisse di “esercitare un’azione efficace anche nella scuola”. Il Murgia ripercorre la “meravigliosa elaborazione artistica della storia” di Francesco Bernardino Visconti, uno dei signori di Brignano Ghiaradadda, “a cui il Manzoni dona, con la sua arte somma, lo splendore della luce eterna”. Sul frontespizio dedica autografa dell’autore ad Achille Marazza, “sottosegretario della Pubblica Istruzione”. Fondo Marazza.
88 Nel Cinquantesimo della morte di Alessandro Manzoni, Milano, Hoepli 1923
RCE 8868. ML 850.45 IST
Estratto dalla rivista Rendiconti del reale istituto lombardo di scienze e lettere (pp. 427-640), pubblicazione a cura dell’Istituto stesso, contiene i testi delle conferenze e dei discorsi tenuti in occasione della ricorrenza del cinquantesimo anniversario della morte di Manzoni: dal discorso commemorativo di Giovanni Gentile, tenuto al teatro alla Scala il 22 maggio 1923 alla prolusione di Nicola Zingarelli sul celebre addio ai monti, dal saggio di G. Gallavresi su “Il Manzoni di fronte a Napoleone I” a quello di Duceschi su “I medici dei promessi Sposi”. Fondo Marazza.
89 Nicolini Fausto, Peste e untori nei “Promessi Sposi” e nella realtà storica, Bari, Laterza 1937, pp. 380
RCE 8775. ML 850.45 NIC
Il saggio si propone di esaminare dal punto di vista storico i capitoli XXXI e XXXII de I Promessi Sposi e de La storia della colonna infame, ma anche di ricostruire gli eventi riguardanti gli anni 1628-1632 alla luce di documenti inediti, sia bibliografici che d’archivio. Fondo Marazza.
90 Nicolini Fausto, Arte e storia nei Promessi Sposi, Milano, Longanesi 1958, pp. 535
RCE 8887. ML 850.45 NIC
Il volume riunisce tre saggi. A quello citato nel titolo fanno seguito: Una vittima storica di Alessandro Manzoni. Don Gonzalo Férnandez de Córdoba e Manzoniana. Note in margine ai promessi sposi, dedicato a Riccardo Bacchelli. In appendice figurano: La battaglia di Fleurus nelle scene storiche della “comedia famosa” di Lope de Vega Carpio […], La battaglia di Fleurus nel racconto di Francisco de Quevedo Villegas; segue la traduzione in italiano di entrambe le opere. Fondo Marazza.
91 L’officina dei Promessi Sposi, Milano, Mondadori 1985, pp. 158, ill.
RCE 84580. ML 850.45 OFF
Catalogo della mostra tenutasi alla biblioteca Braidense in occasione del bicentenario della nascita di Manzoni, mostra che si catterizzò “per una sua particolare originalità: l’accostamento dei documenti, che ricostruiscono la genesi del testo dei “Promessi sposi”, ad immagini visive che testimoniano sia della varia fortuna ed accoglienza presso diversi strati di pubblico del romanzo stesso, sia del gusto figurativo dell’autore e del suo ambiente familiare” (Carlo Carotti). Saggi di Dante Isella e Fernando Mazzocca.
92 Muscarà Corrado, Il dolore nei Promessi Sposi, Roma, Bardi 1950 pp. 204.
RCE 8871. ML 850.45 MUS
Il saggio prende in considerazione “il dolore dei singoli e delle masse, la malinconia del paesaggio, la mestizia che fa da atmosfera al Romanzo e che con andatura di crescendo si irradia e si riflette sul lettore dal principio alla fine dell’opera, finché ci si sente immersi in un dolore profondo e universale”. Nello specifico il lavoro è suddiviso in tre parti: il dolore in Manzoni tutto; il dolore nell’ambiente dei Promessi Sposi (carestia, guerra, peste); il dolore nelle persone dei Promessi Sposi. Dedica dell’autore: “all’on. Avv. Achille Marazza, l’autore, con animo devoto, 19 sett. 1957”. Fondo Marazza.
93 Paladino Vincenzo, La revisione del romanzo manzoniano e le postille del Visconti, Firenze, Le Monnier 1964, pp. 154
RCE 8816. ML 850.45 PAL
Ermes Visconti fu considerato dai rappresentanti del romanticismo europeo critico e scrittore di primaria importanza. In un periodo decisivo per la crescita del suo romanzo, Manzoni si trovò a fianco il Visconti “per una felice convergenza di interessi culturali”. Fu anche merito di quest’ultimo “il temperare il fervore apologetico e catechistico, e le tirate oratorie di quella prima minuta” così come il ridimensionamento delle notazioni erudite nel campo della narrazione. Fondo Marazza.
94 Pane di casa, Lecco, Supplemento al n. 48/ 2000 de “Il Resegone”, pp. 64.
RCE 85946. ML 850.45 PAN
Si tratta del secondo fascicolo manzoniano della rivista “Il Resegone”. La sua finalità è quella di delineare l’attualità del Manzoni attraverso voci contemporanee. Vi si possono leggere scritti di Carlo Bo, Carlo Maria Martini, Ferruccio Ulivi, Giulio Boscagli, Luciano Lombardi, Gialuigi Riva, Angelo Sala, Gianluigi Daccò, Claudio Cesare Secchi, Angelo Borghi, Rino Perego, Eugenio Guglielmi, Gian Franco Colombo, Rodolfo Quadrelli, Giovanni Colombo.
95 Parenti Marino, Cent’anni orsono, Milano, Pio Istituto dei Rachitici, 1940-41, pp. 175, ill.
RCE 8744. ML 850.45 PAR
Il titolo completo dell’opera è Cent’anni orsono una celebre impresa manzoniana illustrata su documenti inediti o poco noti. Si tratta di un volume strenna di grande formato, edito a beneficio del Pio istituto dei rachitici in occasione del centenario dell’edizione principe de I promessi sposi. L’autore dichiara di aver voluto dare al libro una forma non specialistica, adatta, appunto, a un libro per sua natura destinato anche a non letterati. L’opera è arricchita da 22 tavole documentarie e da 10 raffinate tricromie dei luoghi manzoniani realizzate da Giannino Grossi (1889-1969). Fondo Marazza.
[Illustrazione 1] [Illustrazione 2]
96 Parenti Marino, Immagini della vita e dei tempi di Alessandro Manzoni, Milano, Ulrico Hoepli Editore 1942, pp. 284
RCE 8607. MLG 850.45 PAR
Il raffinato ed elegante volume strenna in 150 copie numerate raccoglie immagini e testi fra loro complementari. Dal Caleotto a Brusuglio, dai ritratti di famiglia ai Promessi Sposi, dalla stampa periodica ai manifesti di cordoglio della Giunta Municipale di Milano, alla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi fino agli illustratori e alla fortuna, anche popolare, del romanzo (sue prime versioni cinematografiche comprese), quest’opera invita a un viaggio approfondito attraverso la vicenda letteraria di uno scrittore imprescindibile e dei suoi lettori. Fondo Marazza.
97 Petrocchi Giorgio, Manzoni letteratura e vita, Milano, Rizzoli 1971, pp. 277
RCE 82920. ML 850.45 PET
Il saggio di Giorgio Petrocchi (1921-1989) si propone di effettuare una rilettura dell’opera manzoniana sulla base delle esperienze spirituali e umane dello scrittore. Tuttavia il Petrocchi, filologo oltre che critico, presta attenzione approfondita anche alla struttura e alla forma del romanzo, alle correlazioni tra tragedie e scritti morali, alla fortuna critica delle opere del Manzoni.
98 Petrocchi Policarpo, Dell’opera di Alessandro Manzoni letterato e patriota, Milano, Fratelli Rechiedei 1886, pp. 202
RCE 8723. ML 850.45 PET
Il saggio è dedicato a Giovanni Rizzi, Alberto Buscaino e Giuseppe Fraccaroli, amici e sodali negli ideali patriottici e irredentisti dell’autore. Ma soprattutto, afferma Petrocchi (1852-1902), questo libro è “scritto per i giovani, persuaso che un paese non deve soltanto attendere a un apparente miglioramento economico: di stati forti per quattrini ne à visti cadere spesso la storià (sic) e gl’Italiani lo sanno; né potevo dunque parlare ai giovani di patriottismo guerriero con migliori auspici che quelli di un uomo pur così mite e umano come Alessandro Manzoni”. Il volume nasce da una lunga e appassionata conferenza tenuta dal Petrocchi al teatro Carcano di Milano nel 1885, centenario della nascita “del poeta immortale”. La conferenza “fruttò un po’ di denaro a due Società operaie”, ricorda ancora, tanto che “ora a favore di una Società operaia mi sono provato a stamparla” perché “il Manzoni seduce”. In calce vi sono una serie di aggiunte e un’Appendice che presenta un confronto tra la prima e la seconda edizione del Discorso sulla storia Longobardica. Sulla copertina in brossuna etichetta ovale: “Carlo Franchi tipografo editore-libraio cartolaio. Como”. Sulla quarta di copertina “Si vende a beneficio di una scuola di montagna”. Fondo Marazza.
99 Preve Maurizio, Manzoni penalista, Torino, S.E.I. 1940, pp. 206.
RCE 8777. ML 850.45 PRE
“Finito di stampare il 29 febbraio 1940” anno, che portava venti di guerra, questo saggio reca nell’introduzione un ricordo di giovinezza dell’autore che afferma “venne la guerra [la prima n.d.r.]: nello zaino o nella cassetta non mi sono lasciato mancare mai un’edizione de I promessi sposi con gli Inni sacri“. In età matura, esercitando la professione di avvocato, scoprì nel Manzoni un aspetto inedito: quello di essere “un pratico perfetto delle dottrine penali”. Nel saggio, dunque si tratta di “Criminali e criminalità nel pensiero manzoniano”, della “Folla e gli untori”, di “Coppie criminali (Rodrigo e Attilio, Egidio e Gertrude)” e poi di Azzecca-garbugli, don Abbondio, l’Innominato, padre Cristoforo. Fondo Marazza.
100 Preve Maurizio, Manzoni rurale, Alba, Edizioni Paoline 1947, pp. 310
RCE 8776 e 133240. ML 850.45 PRE
Il volume è dedicato alla campagna e all’agricoltura nell’opera e nella vita del Manzoni. L’assunto dell’autore è che “rurale è il Manzoni […] Virgilio, Dante e Manzoni sono i più eminenti geni rurali della patria”. I capitoli del volume trattano diffusamente di: ruralità manzoniana; fauna rurale mnzoniana, flora manzoniana, Manzoni agricoltore, le sue terre, i suoi coloni; Manzoni e la viticoltura, la bachicoltura e il vino; Manzoni botanico e la meteorologia agraria; Manzoni e le stagioni; i monti, i colli e il piano; Renzo e Lucia contadini. L’esemplare n. 8776 appartiene al Fondo Marazza e reca la dedica dell’autore ad Achille Marazza “in deferente omaggio 10-1-48”.
101 Prina Benedetto, Alessandro Manzoni, Milano, Fratelli Rechiedei 1874, pp. 170
RCE 8758. ML 850.45 MAN
Nel volume è stampato il discorso commemorativo tenutosi a Milano in occasione del primo anno anniversario della morte di Manzoni. Il libro tratta delle opere della giovinezza dello scrittore, delle sue liriche, delle tragedie, del romanzo, delle opere che l’autore definisce “minori” (Storia della colonna infame, Morale cattolica). Fondo Marazza.
102 Processo originale degli untori nella peste del M.DC.XXX, Novara, Tipografia Merati e Comp. 1839, pp. 406
RCE 8838. ML 855 PRO
Nella nota introduttiva gli editori spiegano che, in seguito al cenno al processo agli untori che si fa nel romanzo e ai Ragionamenti del Cantù e in attesa del nuovo scritto di Manzoni, è sembrato bene offrire ai lettori, che hanno dimostrato vivo interesse per il tema, questo libro, in cui troveranno “la vivacità di un linguaggio originale, la dettagliata informazione dei costumi, la drammatica vera e naturale, i pregiudizi, il dilatarsi di un grande errore, le conseguenze d’un principio falso” le quali cose tutte “daranno e da interessarsi a chi sente, e da meditare a chi pensa”. Sulla carta di guardia nota di possesso “Tito Ferrario, 14-1-80”.
103 Salvagnoli Marchetti Giuseppe, Dubbi intorno agli Inni sacri di Alessandro Manzoni, Bologna, Mareggiani 1882, pp. 387
RCE 8733. ML 850.45 SAL
Con aggiunte in forma di dialogo fatte da Federico Balsamelli il volume raccoglie nove dialoghi attorno agli Inni Sacri. L’intento dell’opera è quello di “veder tornata la classica nostra letteratura al natìo e vero suo splendore” (Balsamelli). Fondo Marazza.
104 Sansone Mario, La poesia giovanile di Alessandro Manzoni, Milano-Messina, Principato 1941, pp. 84
RCE 8729. ML 850.45 SAN
Studio intorno agli scritti giovanili di Manzoni ispirato da un duplice intento: richiamare l’attenzione del grande pubblico su questa parte della produzione dello scrittore e costituire una biografia del poeta che individui “un filo di connessione fra gli anni della giovinezza e quelli della splendida maturità e della vecchiaia”. L’autore prende in esame le opere a partire da due traduzioni del giovanissimo Manzoni da Virgilio e Orazio (Eneide V, 286-361; Sermones I, 3, 1-56) al sonetto intitolato Autoritratto, al poemetto Trionfo della libertà. Fondo Marazza.
105 Sapegno Natalino, Ritratto di Manzoni ed altri saggi, Bari, Editori Laterza 1961, pp. 304
RCE 8752. ML 850.45 SAP
Questa raccolta di saggi di storia letteraria e culturale del Sette e dell’Ottocento dedica quattro capitoli ad Alessandro Manzoni: da La lettre à M. Chauvet e la poetica del Manzoni all’introduzione ai Promessi Sposi – scritta per la ristampa del 1960 (Feltrinelli, a cura di A. Asor Rosa) -, da un breve ritratto di Manzoni (tratto dalla rivista Risorgimento I, 1945) a un contributo intitolato Manzoni tra De Sanctis e Gramsci (da Società VIII 1952). Fondo Marazza.
106 Sciascia Leonardo, La strega e il capitano, Milano, Bompiani, 1986, pp. 88
RCE 84654
Manzoni nel XXXI capitolo del suo romanzo narra che il protofisico Ludovico Settala “Cooperò a far torturare, tanagliare e bruciare, come strega, una povera infelice sventurata…”. Sciascia, partendo da una nota di Pietro Verri nella sua Storia di Milano ci restituisce il nome e le vicende della vita di una dolorosa della povera Caterinetta, giunta in città dal varesotto.
107 Secchi Claudio Cesare, Se Renzo tornasse a Milano, Milano, Baldini & Castoldi 1970, pp. 95, ill.
RCE 37629. ML 850.45 SEC
Spiritoso e dettagliato, il saggio prova a figurarsi che cosa accadrebbe a un uomo del Seicento se volesse reperire i suoi punti di riferimento nel capoluogo lombardo in epoca contemporanea. Esamina i luoghi novecenteschi, ponendo loro a fronte stampe d’epoca per ritrovarvi, o meno, lo stesso volto, le stesse mura e le nuove nate sotto la spinta incessante della modernità.
[Immagine 1] [Immagine 2]
108 Scotti Giulio, Chi era l’Innominato?, Milano, Antonio Vallardi 1923, pp. 110
RCE 8880. ML 850.45 MAN (miscellanea)
Saggio storico sul personaggio dell’Innominato, del quale si intende ricostruire l’identità in modo circostanziato e documentato. Fondo Marazza.
109 Spreafico Andrea, La topografia dei “Promessi sposi ” nel territorio di Lecco, Lecco, Ettore Bartolozzi Editore 1936, p. 125, ill.
RCE 8606. ML 850.45 SPR
Prima edizione di un elegante volume in grande formato, corredato di numerose fotografie, risultanti dall’indagine svolta dall’autore lecchese circa i luoghi del romanzo. Cita con ammirazione la precedente topografia del Bindoni (vedi qui schede nn. 21, 22) della quale tuttavia afferma di aver corretto qualche errore. Edizione fuori commercio di 50 esemplari numerati. Questo è l’esemplare numero uno, dedicato a Pietro Ruffini, che a sua volta lo gira, con un’affettuosa dedica, ad Achille Marazza. Fondo Marazza.
110 Spreafico Andrea, La topografia dei “Promessi sposi ” nel territorio di Lecco, Lecco, Ettore Bartolozzi Editore 1949 (ma sul frontespizio 1948), pp. 129, ill.
RCE 8616. MLG 850.45 SPR
Seconda edizione. L’autore, “nato e invecchiato nel territorio lecchese”, espone nuovamente in questo elegante volume i risultati delle sue ricerche. Fondo Marazza.
111 Spreafico Andrea, La topografia dei “Promessi sposi ” nel territorio di Lecco, Lecco, Collegio arcivescovile “A. Volta” 1958, p. 223, ill.
RCE 8883. ML 850.45 SPR
Nuova edizione del saggio, pubblicata in memoria di Andrea Spreafico, professore nel Collegio “A. Volta”, nel primo anniversario della sua morte. Fondo Marazza.
112 Tolstoi Leone, Che cosa è l’arte?, Milano, Fratelli Treves 1899, pp. XLVII, 261
RCE 2795. ML 850.45 TOL
Questa opera di Tolstoi in “traduzione autorizzata dall’autore” è introdotta da un saggio di Enrico Panzacchi intitolato “Tolstoi e Manzoni nell’idea morale dell’arte”; l’introduzione, in realtà, ripropone due articoli già pubblicati nella Nuova Antologia del 16 giugno e del 16 dicembre 1898. Panzacchi trova molto utile un confronto tra quello che afferma Tolstoi a proposito dell’arte e quanto affermò Manzoni sul medesimo argomento circa settant’anni prima di lui, convinto che “tra il solitario di Brusuglio e il romito di Isnaia-Poljana, corrono, a guardarli attento, come dei cenni di intelligenza e di consenso”. Fondo Marazza.
113 Tommaseo Niccolò, Postille inedite ai Promessi sposi, Firenze, R. Bemporad & Figlio 1897, pp. 331, XXIV
RCE 8855 ML 850.45 TOM
“Precedute da un suo discorso critico e accompagnate da osservazioni di G. Rigutini”, le postille, scrive il curatore, “furono fatte dal Tommasèo in un esemplare del romanzo donatogli dall’A.”. Le annotazioni effettuate durante una lettura privata divennero dunque qui oggetto di studio filologico e critico, grazie alla disponibilità del figlio di Tommaseo. Fondo Marazza.
114 Toscani Claudio, Inchiesta sulla Ventisettana, Brunello, Edizioni Otto/Novecento 1981, pp. 160.
RCE 71970. ML 850.45 TOS
In occasione del centocinquantesimo anniversario della prima apparizione de I promessi sposi (1827-1977) quest’opera si pone come dialogo a distanza e confronto tra numerosi studiosi da Aurelia Accame Bobbio a Ferruccio Ulivi, da Guido Bezzola a Piero Bigongiari, da Ettore Bonora a Eurialo De Michelis, a Marziano Guglielminetti, ad Adolfo Jenni ciascuno dei quali risponde da par suo a tre domande sulla Ventisettana e sulla Quarantana poste dal curatore. Seguono il saggio di Bruno Bezzola Un’ipotesi sulle teorie linguistiche del Manzoni, la bibliografia e l’indice dei nomi.
115 Ulivi Ferruccio, Dal Manzoni ai decadenti, Caltanissetta-Roma, Salvatore Sciascia editore 1963, pp. 333.
RCE 8814. ML 850.45 ULI
Il volume, n. 20 della collana Aretusa diretta da Arnaldo Bocelli, affronta la “versalità dello scrittore” capace di muoversi, pacatamente e brillantemente sempre con esito alto, tra luoghi idilliaci, menti ingenue, personaggi travagliati e tragici eventi collettivi. In calce un ricco indice dei nomi. Fondo Marazza.
116 Varese Claudio, Fermo e Lucia un’esperienza manzoniana interrotta, Firenze, La Nuova Italia 1964, pp. 157.
RCE 8882. ML 850.45 VAR
Il saggio “vuol essere una rivendicazione della prima stesura [del romanzo] come un momento, in un certo senso autonomo, della cultura e della fantasia manzoniana, anche se artisticamente inferiore ai Promessi sposi“. Fondo Marazza.
117 Zottoli Angelandrea, Il sistema di don Abbondio, Bari, Giuseppe Laterza & figli 1933, pp. 138
RCE 8856. ML 850.45 ZOT
Dedicato alla memoria di Cesare De Lollis, il saggio esamina “i rapporti tra le Osservazioni sulla morale cattolica e I Promessi Sposi” con attenzione a quanto, teorico e dottrinale nelle Osservazioni è divenuto concreto nel romanzo attraverso la storia, i personaggi e perfino i luoghi e il paesaggio”. Sul frontespizio dedica dell’autore a Giulio Bonola: “All’amico Giulio Bonola Lorella il suo A. Zottoli affettuosamente, Milano 21-V-1933. Fondo Bonola.
118 Zottoli Angelandrea, Umili e potenti nella poetica di A. Manzoni, Milano-Roma, Soc. Editrice La Cultura 1931, pp. 350
RCE 8740. ML 850.45 ZOT
L’autore esamina particolarmente le figure dell’Innominato e di Gertrude alla luce dei concetti di “forza d’animo e umiltà”. In appendice due capitoli riguardano rispettivamente la conversione di Alessandro e gli accordi matrimoniali stipulati in occasione delle nozze con Enrichetta Blondel. Fondo Marazza.
Commenti recenti